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Patto di non concorrenza e patto di stabilità

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Entrambe le fattispecie costituiscono pattuizioni individuali che nell’ambito di un contratto di lavoro le parti possono convenire di inserire nei loro accordi. Tuttavia si tratta di istituti differenti che è opportuno conoscere al fine di decidere di applicare quello più idoneo, in base alla specifica esigenza aziendale, e di utilizzarlo correttamente, cercando di evitare l’insorgere di contestazioni.

Quale scopo?

PATTO DI NON CONCORRENZAPATTO DI STABILITA’/CLAUSOLA DI DURATA MINIMA GARANTITA
evitare che il lavoratore al termine del rapporto di lavoro svolga, in proprio o alle dipendenze di altri, un’attività in concorrenza a quella svolta dal datore di lavoronon recedere dal rapporto per un certo periodo di tempo, garantendo così una durata minima al contratto di lavoro

Cosa in cambio?

PATTO DI NON CONCORRENZAPATTO DI STABILITA’/CLAUSOLA DI DURATA MINIMA GARANTITA
il datore di lavoro offre al lavoratore un compensodipende da qual è la parte del rapporto di lavoro che si impegna a non recedere

Quando deve essere definito il patto?

PATTO DI NON CONCORRENZAPATTO DI STABILITA’/CLAUSOLA DI DURATA MINIMA GARANTITA
in qualsiasi momento dello svolgimento del rapporto di lavoro, anche dopo la sua conclusionedi norma in fase di assunzione, quale clausola all’interno della stessa lettera di assunzione

Requisiti normativi?

PATTO DI NON CONCORRENZAPATTO DI STABILITA’/CLAUSOLA DI DURATA MINIMA GARANTITA
art. 2125 del codice civilenon c’è una disciplina normativa, pertanto gli indici di riferimento sono forniti da giurisprudenza e dottrina
Ministry of Defence (GODL-India), GODL-India, via Wikimedia Commons

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