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La busta paga del tirocinante

tirocinio

Il tirocinio (o stage) è un periodo di orientamento e formazione.

Proprio per questo motivo i tirocini non possono essere attivati autonomamente dalle aziende, ma per attivarli è necessaria una convenzione tra un soggetto promotore (università, agenzia per l’impiego, ecc.) e un soggetto ospitante (azienda, studio professionale, ecc.). La convenzione, inoltre, deve essere corredata da un piano formativo.

Il tirocinio può essere:

  • curriculare, ovvero parte del piano di studi delle università o istituti scolastici;
  • extracurriculare, ovvero rivolto a soggetti in cerca di occupazione e finalizzato all’acquisizione di competenze professionali e all’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro.

E’ possibile attivare entrambe le tipologie di tirocinio con soggetti che hanno già assolto l’obbligo scolastico. Inoltre, data la natura formativa propria del tirocinio, il suo utilizzo in azienda non può essere previsto per sostituire lavoratori dipendenti qualificati o per ricoprire ruoli specifici.

La legge stabilisce per il periodo di tirocinio una durata minima di 2 mesi e una durata massima di 12 mesi (comprese eventuali proroghe/rinnovi). Una volta terminato il periodo di tirocinio, è possibile procedere con l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, anche di apprendistato o a tempo determinato.

I tirocini curriculari possono essere gratuiti, mentre i tirocini extracurriculari devono prevedere l’erogazione di un’indennità di partecipazione. L’importo minimo da erogare può essere stabilito dalle singole Regioni, tuttavia per legge tale importo non può essere inferiore ad €300 lordi mensili.

L’elaborazione de la busta paga del tirocinante non è un adempimento obbligatorio, proprio perché non si tratta di un rapporto di lavoro vero e proprio. Tuttavia, qualora al tirocinante venisse erogata un’indennità di partecipazione tale da determinare il versamento di imposte, l’azienda deve effettuare le relative trattenute. L’azienda, infatti, funge da sostituto di imposta anche per il tirocinante.

Pertanto, salvo i casi di tirocini curriculari gratuiti, è consigliabile elaborare la busta paga del tirocinante. In tal modo l’azienda può gestire eventuali versamenti di imposte e avere già a disposizione tutti i dati necessari per elaborare la certificazione unica.

Per sapere cosa è D-Labor clicca qui https://www.d-labor.org/faq-2/

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